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POSIZIONATORE ANTALGICO LOMBARE
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Il nuovo metodo di riabilitazione tra elettrostimolazione esercizi funzionali e riabilitazione tradizionale

L’atrofia o la perdita di forza del quadricipite femorale si verificano generalmente dopo la rottura o la ricostruzione del legamento  o in seguito a un intervento chirurgico

Questa condizione  genera una perdita di forza che se non curata tempestivamente può generare un deficit che può diventare  cronico, si ravvisano asimmetrie  tra gli arti durante un allenamento  ginnico ma anche nello svolgere  azioni quotidiane come Salire le scale o semplicemente alzandosi da una sedia.

La mancanza di forza e una distribuzione del peso errato sulle gambe genera un effetto bumerang che generalmente si traduce in un non recupero della forza stessa creando problemi alle articolazioni; non caricare gli arti operati però può generare un  ritardo nel recupero post chirurgico,  allo stesso tempo usare e fare forza solo sull’arto sano a lungo andare può causare infortuni e patologie articolari del medesimo.

Per ovviare a questi problemi  è di fondamentale importanza agire tempestivamente , però in fase acuta può essere difficile lavorare sulla forza perché non si è in grado di comandare volontariamente o completamente il quadricipite.  Un enorme aiuto in questo campo ce lo può dare L’ELETTROSTIMOLAZIONE  andando a creare attraverso degli impulsi un attivazione del muscolo sufficiente per metterlo in moto.

Questa tecnica  è molto utilizzata in fisioterapia ma molto spesso non viene utilizzata al meglio in quanto  la mancanza di risultati immediati porta i pazienti a pensare che la sua applicazione  sia inefficace. L’efficacia del trattamento si ottiene mediante la scelta dei parametri di stimolazione come la frequenza  (hz) che ci permette di  scegliere come e quali muscoli attivare semplicemente alzando o  abbassando l’intensità di stimolazione.

Se eseguiamo l’elettrostimolazione durante un movimento  volontario avremo  un intensità di stimolazione maggiore e ci permette anche di lavorare sull’attivazione volontaria del muscolo stesso,  la scelta di  eseguire un movimento con tutte e due gli arti permette di correggere l’asimmetria,  ed è proprio su quest’ultima fase che vogliamo contrarci  cioè l’utilizzo dell’elettrostimolazione  mentre il paziente esegue un esercizio funzionale a corpo libero Infatti è stato condotto uno studio su 60 pazienti dividendoli in 3 gruppi dove un gruppo eseguiva esercizi  come “seduto piedi seduto “ in abbinamento alla riabilitazione tradizionale più elettrostimolazione, il secondo gruppo di 20 pazienti faceva  riabilitazione tradizionale più l’esercizio funzionale, mentre l’ultimo gruppo faceva solo riabilitazione tradizionale.

Nel primo gruppo sono stati inseriti pazienti da 18 a 40 anni che erano stati sottoposti a intervento chirurgico, sottoponendoli a terapia minimo 2 volte a settimana e si è notato che a 15 giorni dal intervento riuscivano a piegare il ginocchio a 90°.I risultati sono stati assai sorprendenti  in quanto nel primo gruppo,  alla fine del loro protocollo nonostante fosse più breve 60 giorni contro i 180 giorni degli altri 2 gruppi si è potuto notare che avevano più forza nel quadricipite e un indice di simmetria dell’80% rispetto agli altri gruppi che avevano invece il 60% di simmetria dopo 2 mesi.

Mentre il primo gruppo a 4 mesi dell’intervento aveva una simmetria intorno al 100% mentre negli altri 2 gruppi la simmetria si aggirava attorno all’80%.I pazienti che hanno partecipato al primo e al secondo  protocollo hanno dimostrato anche una simmetria maggiore  nella disposizione del carico durante lo svolgimento del seduto in piedi rispetto agli altri gruppi  al 30 giorno con un raggiungimento totale di questa funzione intorno al 180 giorno non solo facendo l’esercizio precedente ma anche eseguendo un salto verticale, mentre i pazienti del 3 gruppo avevano raggiunto a 180 giorni solo l’85 % della simmetria degli arti.

I pazienti con l’elettrostimolazione riferiscono anche meno o assenza di dolore a livello del ginocchio durante l’utilizzo volontario del medesimo.

Possiamo affermare che i pazienti sottoposti a elettrostimolazione sono riusciti a acquistare la forza prima degli altri e a mantenerla nel tempo dando così più efficacia all’elettrostimolazione stessa per un buon risultato duraturo e più completo nel tempo valorizzando cosi anche tutta la riabilitazione eseguita.

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